Scrivere le FAQ – Le risposte alle domande mai poste
- Posted by Giuseppe Arduino
- On Luglio 7, 2020
Si dice che il diavolo si nasconda nei dettagli, nei particolari.
A volte credo si possa nascondere anche nelle definizioni.
Anzi, tra i punti di una sigla, in questo caso nei punti che separano la sigla FAQ – Frequently Answered Question, ovvero le risposte alle domande più frequenti, quelle che riempiono pagine dei siti delle aziende ed alimentano fiori fiori di BOT e chat.
Perché nella definizione si nasconde un dolore, una mancanza. Ma non per chi la legge, ma per le decine o forse centinaia di persone che quella FAQ non l’hanno trovata in tempo.
Oggi allora propongo una sfida, un cambio di paradigma.
Lo faccio partendo da un fatto realmente accaduto in un incontro con un cliente. Perché come si dice a volte ci si perde per ritrovarsi, ma altre volte ci si può perdere anche per comprendere di più sulla esperienza che diamo ai nostri clienti.
Con lo stesso obiettivo: quello di provare a vedere il mondo dagli occhi del cliente per creare con lui relazioni migliori
La sfida: Rispondiamo alle domande che mai nessuno ha chiesto.
Creare le Anti FAQ: un nuovo modo per capire perchè e come scrivere realmente delle FAQ che servano ai nostri clienti.
Ho documentato la mia esperienza e la riflessione in una nota audio che puoi trovare qui di seguito.
Buon ascolto…sopratutto dei clienti.
Foto: Unsplash
Giuseppe Arduino
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